Ascolto la radio e vengo a sapere che Berlusconi ha presentato la ricetta per la crescita italiana a Bruxelles senza lo straccio di un documento, parlando solamente di aria fritta. Accendo la televisione e vedo risse in Parlamento tra esponenti della nostra classe dirigente causate da una discussione sulla moglie di Bossi e sulla sua età di pensione. Apro il giornale e leggo che il nostro premier viene giustamente deriso da altri due premier di due Paesi europei, poiché su di Berlusconi e sulle cose che dice non rimane altro da fare se non ridere.
mercoledì 26 ottobre 2011
venerdì 21 ottobre 2011
Deliri di un illuso.
Sono passati alcuni giorni dall'ultima volta che ho scritto. Cinque per l'esattezza.
Non me la sentivo. Dopo la manifestazione di sabato mi sono sentito un po' schifato, un po' deluso, un po' arrabbiato. Un po' vuoto.
Mi sono sentito così perché mi sono trovato in mezzo a una cosa più grande di me, ma che alla fine si è dimostrata infinitamente più piccola dei miei ideali. I miei ideali, quelli di altre centinaia di migliaia di persone, che sabato hanno deciso come me di esprimere un disagio a chi fa finta di non accorgersene in maniera pacifica. L'unica maniera che conosca per far valere le mie idee.
domenica 16 ottobre 2011
Roma, 15 Ottobre. Verità di un manifestante deluso. Foto-reportage delle violenze.
Ci svegliamo all'alba, i cartelli sono già pronti. Anche noi siamo pronti per la manifestazione degli Indignati a Roma. Si è parlato di possibili scontri per una manifestazione a così larga partecipazione, ma noi non ce ne curiamo. Riteniamo importante manifestare oggi, lo vogliamo fare. Ci ritroviamo così, io e due miei amici, di fronte al pullman che ci porterà a Roma, stazione Anagnina.
Ore 12.30. Arriviamo a Roma. Alla stazione della metropolitana non si riesce a camminare. C'è una calca mostruosa, tutti vogliono arrivare il prima possibile in Piazza della Repubblica, dalla quale partirà il corteo pacifico che ha in programma di arrivare a Piazza San Giovanni.
venerdì 14 ottobre 2011
Prove di cambiamento.
C'è elettricità, nell'aria. Insoddisfazione, rabbia, indignazione. La gente non ce la fa più, non dorme più. Non ha più sogni. Si è arrivati ad un punto di svolta radicale, il mondo di cartone per il quale continuiamo a pagare caro ogni giorno non sta più bene a nessuno. C'è una nuova consapevolezza nel cuore di ogni persona che si sta rendendo conto verso che parte sia sta andando.
Movimenti di protesta si stanno propagando a macchia d'olio in ogni Paese del mondo. L'indignazione continua a crescere.
Movimenti di protesta si stanno propagando a macchia d'olio in ogni Paese del mondo. L'indignazione continua a crescere.
mercoledì 12 ottobre 2011
Rabbia.
A volte mi pongo delle domande che creano in me una tale rabbia da star male. Partono dallo stomaco, schiumano di bile e vorrebbero uscire in un grido violento, disperato. Rispondere ad esse sarebbe semplice. Esaurirle sarebbe elementare. Applicarle ancora di più. Eppure la realtà si rifiuta di accettare la mia logica. Rimangono là, sospese, sole.
lunedì 10 ottobre 2011
Riflessioni su uno scomodo banco di formica.
Si muovono a frotte. Tutti insieme. Come automi camminano in greggi di grigio metallo e si riuniscono in fredde aule bianche, spoglie. Non si chiedono il perché, vanno e basta. Non si voltano, non si guardano attorno. Anch'io cammino con loro.
Sono nato con una mente bella, fresca, piena d'idee. Mi sembrava tutto immediato, semplice. Tutto mi sembrava arrivabile. Credevo di essere destinato a qualcosa, la mia sola sicurezza era la mia fantasia. Il fuoco della curiosità ardeva con vigore nei miei occhi. Poi tutto è cambiato. I colori in me si sono affievoliti, sciupati. La mia fantasia si è impoverita, i miei occhi si sono spenti. Non vi brucia più nulla dentro.
Adesso cammino anch'io nel gregge. Adesso sono anch'io uno studente. Siedo nelle aule spoglie, su sedie anonime, appoggiato a banchi ancora più anonimi.
Sono nato con una mente bella, fresca, piena d'idee. Mi sembrava tutto immediato, semplice. Tutto mi sembrava arrivabile. Credevo di essere destinato a qualcosa, la mia sola sicurezza era la mia fantasia. Il fuoco della curiosità ardeva con vigore nei miei occhi. Poi tutto è cambiato. I colori in me si sono affievoliti, sciupati. La mia fantasia si è impoverita, i miei occhi si sono spenti. Non vi brucia più nulla dentro.
Adesso cammino anch'io nel gregge. Adesso sono anch'io uno studente. Siedo nelle aule spoglie, su sedie anonime, appoggiato a banchi ancora più anonimi.
venerdì 7 ottobre 2011
Corteo studentesco del 7 Ottobre. Firenze.
Firenze, 7 Ottobre 20 |
martedì 4 ottobre 2011
Sono stato militare, una volta.
Colletti inamidati stringono il collo facendo affiorare dalla pelle umida di sudore il sinuoso profilo della carotide. Le medaglie sulla giacca di lana tintinnano cristalline al passaggio del caldo vento estivo. Il cappello è troppo stretto, crea un cerchio alla testa. Restare immobili è difficile, e doloroso. Ma il militare non lo sente, il dolore. E' solo una cerimonia. Una rappresentazione del lustro della Forza Armata.
domenica 2 ottobre 2011
1.210.406 motivi per continuare a credere nella Democrazia.
Ne sarebbero bastate 500.000, di firme. Invece ne sono arrivate più del doppio. Gli italiani ci sono e lo hanno dimostrato, sia a Giugno che adesso.
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