sabato 6 agosto 2011

La casa brucia, e la Casta si gratta

Spread ai massimi storici. Declassamento dei titoli di stato USA per la prima volta nella storia. La più grande crisi finanziaria dopo il tracollo Lehman Brothers, e tutto quello che ci ritroviamo tra le mani è una classe politica completamente impreparata, che non riesce a far nulla di concreto per un'Italia nell'occhio del ciclone degli speculatori di borsa.
Tremonti e Berlusconi durante la conferenza stampa.
Fino a ieri è durato il nonvedo-nonsento-nonparlo dei nostri rappresentanti che, guidati da un B. più in forma che mai nei suoi deliri del tuttovabene, non volevano altro che godere delle loro meritate vacanze dopo un anno di duro lavoro. Davvero meritate queste vacanze poi non lo sono davvero, visto che in un anno le due camere sono riuscite solo a lavorare un terzo di quanto dovevano, a bocciare due sole proposte di legge per farne arenare altre 786, ed infine sono riuscite a far quadruplicare il tempo necessario ad una legge per il suo via libera.
Comunque vada le tanto agognate ferie per i nostri dirigenti erano arrivate e, in barba alla settimana più difficile per le borse di tutto il mondo, loro volevano riposarsi, non c'è nulla da fare. Anche il discorso alle due camere di B. tenutosi mercoledì è parso a tutti molto balneare: tutto va bene, siamo solidi, ne usciremo prima degli altri. Una mano santa per le vacanze degli onorevoli. Un po' meno per la borsa di Milano, che dopo il discorso -definito mediocre persino dall'autorevole Financial Times- del Cainano è arrivata a perdere più del 5%.
Doccia fredda per tutti: a rischio i finanziamenti della Bce, la Spagna ci scavalca nello spread con i Bund tedeschi e l'Europa ci viene a chiedere ulteriori manovre immediate. Risultato: addio alle vacanze per i nostri rappresentanti. Poveri.
Ieri sera B. è stato costretto a convocare una conferenza stanza straordinaria a Palazzo Chigi nella quale ha fatto dire al suo sempre più irrequieto cagnolino Tremonti che il pareggio di Bilancio sarà raggiunto non più nel 2014 ma un anno prima e che tutte e due le camere verranno riaperte la settimana prossima per delle sedute speciali in cui si cercherà di far approvare dei nuovi decreti finanziari anti-crisi. Decreti che sono stati anticipati ieri sera stesso dal Ministro dell'Economia ma che sono parsi completamente insufficienti per una crisi che si aggrava ogni giorno di più.
Da tutti questi fatti susseguitisi nella settimana appena trascorsa ci si è accorti che in Italia sarà quasi impossibile riprendersi da questa crisi globale a causa di un evidente problema politico. Con un Premier che dal 2008 non fa altro che dire che tutto va a meraviglia quando in realtà ogni cosa sta andando a rotoli e con dei rappresentanti che più che essere preoccupati da una crisi che non li tange minimamente pensano a vacanze, vitalizi e privilegi si capisce che la situazione è critica. Per fortuna manca poco alle loro vacanze, e almeno fino a Settembre non saremo costretti ad ascoltare le loro cazzate.

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