giovedì 21 luglio 2011

Lotta di trincea tra partiti, la giustizia come al solito è l'unica priorità

Il deputato Pdl Alfonso Papa 


Dopo arringhe di difesa, discorsi pro e contro un voto segreto o dichiarato che sia e uno scrutinio che ha ammutolito in un primo momento le due camere per poi trasformarsi in una rissa da stadio, è stato deciso che il deputato Pdl Alfonso Papa deve essere imprigionato in custodia cautelare, cosa che ha già fatto costituendosi immantinente alla GdF,  e che il senatore ex-Pd Alberto Tedesco è un innocente uomo libero.
Ciò che tuttavia è emerso da questo così fondamentale voto alle due camere è che i nostri politici hanno completamente perso il contatto con la realtà. Certo, le due indagini che riguardano i parlamentari in questione sono scottanti, la corruzione e la rivelazione di segreto d'ufficio sono due reati più che mai attuali in un sistema politico che pezzo dopo pezzo sta formando un puzzle criminale che di certo non fa invidia a quello che pose fine alla nostra prima Repubblica: Tangentopoli. Papa, Pdl, indagato per rivelazione di segreto d'ufficio nell'inchiesta p4, il senatore Tedesco indagato per corruzione all'interno dell'inchiesta del Tribunale di Bari sulla malasanità, il ministro dell'agricoltura Romano indagato per collusione mafiosa, il vicepresidente del consiglio regionale lombardo del Pd Filippo Penati sotto inchiesta per concussione e il nostro Presidente B. con una mole di processi sul groppone che ci si stupisce sul come riesca ancora a dire che tutto va a gonfie vele col suo solito sorriso a centoquarantatre denti, sono solo i casi più esplicitamente lampanti di come la Casta stia affondando sempre di più. Casta, solo di questo di tratta: un gruppo di potenti che non fa altro che difendere i propri meri interessi.
Per questo la mole di inchieste dalle quali devono difendersi ha fatto loro perdere il contatto con la realtà: Montecitorio è diventato oramai un confine di trincea in cui la Lega con i suoi ignoranti gerarchi tiene sotto scacco un governo ormai privo di vita e in cui un opposizione ormai cristallizzata sulle invettive su di un vecchio porco finito quale è oramai B. non propone nulla di positivo per un Paese completamente alla deriva. Già, perchè mentre la nostra classe dirigente litiga sul come proteggersi da un'ondata di giustificati attacchi della magistratura, Napoli è sotterrata dai rifiuti come non mai, la crisi affonda sempre di più una classe media che ormai media non lo è più, la nostra economia stagnante non promette prospettive ai nostri giovani e il nostro immenso debito pubblico rischia di farci cacciare a pedate dalla zona euro con un conseguente crollo del nostro sistema economico.
Poca cosa è una manovra economica che rimanda le decisioni più importanti alla prossima legislatura: finchè i nostri politici non si focalizzeranno sui reali ed infiniti problemi del nostro paese ma continueranno a concentrarsi su delle riforme sulla giustizia per rendere ancora più palese ed evidente la loro già manifesta impunità, noi non possiamo fare altro che continuare a sprofondare. Sempre di più.

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